Manzoni disse di aver trovato un manoscritto anonimo e disse anche che lui l’aveva trascritto perché era tutto scritto in stile barocco, ovvero che risaliva al 1600. Ma questo non era vero, era solo un trucco usato da scrittori di quel tempo come Foscolo, Ariosto, Boccaccio. Secondo Manzoni la storia è una guerra illustre contro il tempo. Manzoni in questo romanzo racconta, a contrario degli altri scrittori che raccontavano la vita di nobili, quella di due poveri. Manzoni dice che il suo romanzo deve ricordare la dominazione spagnola in Italia. Per rispetto nei confronti di alcuni personaggi realmente esistiti il suo romanzo non ne riporterà il nome. Sempre per questo motivo non riporterà nemmeno il nome di alcuni luoghi. Manzoni aveva il dubbio che il suo romanzo non sarebbe piaciuto alla gente, ma in fondo sapeva che stava per scrivere un romanzo STRAORDINARIO.
Il primo problema che il Manzoni si era posto fu quello della lingua. Disse che se avesse lasciato il romanzo com’era nessuno lo avrebbe mai letto perché era pieno di termini dialettali lombardi e parole spagnole. Infatti come lui disse, appena trovò il manoscritto voleva buttarlo nel fuoco, ma dopo aver letto la vicenda decise di tradurlo.
Il secondo problema è stata la storicità del romanzo. Ha pensato alle critiche che avrebbe suscitato come lo stile, il linguaggio, e tutte queste cose. Egli evitava le critiche perché sapeva di aver scritto un romanzo bellissimo, eterno. |